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Messina: storie di ordinaria inciviltà stradale

Anche per i messinesi è il momento di rientrare dalle ferie e riprendere il tradizionale trantràn. Le strade divengono nuovamente trafficate (rispetto al deserto estivo) e si moltiplicano così gli atti d'inciviltà automobilistica che spesso, nostro malgrado, caratterizzano la città di Messina.

Doppia fila selvaggia dalla via Palermo, alla via Garibaldi, al corso Cavour; giusto per citare alcuni casi limite. Riprende anche lo scarico merci dai camion che riforniscono le aziende peloritane: nessun problema nel bloccare una strada per alcuni minuti, quando non trovano un posteggio nelle vicinanze.

Divieti di sosta totalmente ignorati, veicoli posteggiati davanti ai passi carrabili e negli spazi riservati ai disabili, noncuranza e presunzione nell'affrontare le rotatorie stradali. Un concerto di clacson sottolineerà la totale anarchia stradale e contribuirà ad aumentare l'inquinamento acustico nel capoluogo peloritano.

Infine, una nota a parte merita l'utilizzo smodato dello smartphone mentre si è alla guida: dai messaggi vocali alle chat indiscriminate, poco importa se il proprio veicolo rallenterà improvvisamente e se sarà fonte di pericolo per la circolazione; quel che conta è rispondere prontamente al "messaggino" dell'amico/a.

Non è un caso che quando un parente o un amico proveniente dal nord Italia, trovandosi in vacanza a Messina, una delle prime cose che nota è la totale anarchia automobilistica che regna indisturbata nella città dello Stretto. Questo dovrebbe farci provare un senso di vergogna collettivo; anche perché "Diri ni vogghiu ma sentiri no".

Eppure se tutti provassimo ad impegnarci un po' di più nel rispettare le basilari norme stradali, la città diverrebbe improvvisamente più vivibile per tutti. E magari potremmo anche evitare di diventare lo zimbello dei turisti; indignati per l'incapacità dei messinesi nel rispettare i diritti del prossimo. 

Basterebbe uscire di casa dieci minuti prima per accompagnare i figli a scuola e/o andare a lavoro per trovare il posto auto senza essere d'intralcio per la circolazione, e magari fare due passi in più a piedi per comprare il pane (o cos'altro) invece di posteggiare in doppia fila; e magari limitare l'uso dello smartphone alla sosta dei semafori.

Però adesso forse ci stiamo "allargando": chiedendo troppo alla coscienza e al senso di civiltà del messinese medio. Nella speranza di essere smentito già dall'inizio di questo mese di settembre, auguro un buon rientro dalle ferie a tutti gli automobilisti che fanno dalla civiltà e del rispetto del prossimo una prerogativa imprescindibile del proprio comportamento stradale.


1 commento:

  1. Mancano totalmente i controlli e i messinesi hanno perso il "piacere di essere civili"

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