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Israele, l’ombra dell’Iran dietro attacchi alle ambasciate in India e Georgia

Aumenta la tensione tra Iran e Israele. I due attentati avvenuti quasi in contemporanea, a Nuova Delhi in India e a Tbilisi in Georgia sembrano essere di matrice iraniana. La tecnica usata in India dagli attentatori, ovvero attaccare un ordigno esplosivo munito di magnete alle auto, era già stata utilizzata in precedenza per eliminare personaggi scomodi al regime di Teheran, legati in qualche modo al programma nucleare iraniano.


Sulle motivazioni che avrebbero indotto l’Iran ad attaccare le ambasciate israeliane, la prima pista è quella della ritorsione in concomitanza dell’anniversario per morte del capo Hezbollah, Imad Mughniyah, assassinato nel 2008. Come se non bastasse, era stato sempre l’Iran a minacciare vendetta per l’uccisione di scienziati nucleari da parte dei servizi segreti israeliani. Fino a questo momento sembra essere in atto una guerra di spionaggio, ma non è da escludere che il conflitto sfoci tragicamente in una vera e propria guerra.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sembra non avere dubbi sull’origine iraniana degli attentanti, accusando l’Iran di essere il primo esportatore al mondo di terrorismo. Sarà da vedere adesso quali saranno le contromisure che Israele deciderà di prendere nei prossimi per rispondere agli attacchi subiti. Il rischio è altissimo, si percepisce nell’aria che Israele non attende altro che un pretesto per avviare azioni militari contro l’Iran, a sua volta il regime di Teheran non sta effettuando grandi sforzi per sventare un eventuale conflitto bellico tra i due Paesi.

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