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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Messina stand in piazza dei Carabinieri

In cinque città d'Italia, e tra queste anche Messina, si festeggerà la 'giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne'. La data non è casuale. Fu proprio il 25 novembre, infatti, il giorno in cui avvenne il rapimento di Patria, Minerva e Maria Mirabal. Ricorreva l'anno 1960. "Le Farfalle", era questo il loro nome in codice, furono dapprima torturate, poi uccise, sotto il regime di Rafael Leònidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana.

Questa ricorrenza sarà il modo per sensibilizzare ad un tema molto ricorrente e straziante, che affligge la nostra società, una sconfitta per tutti: la violenza, fisica o sessuale e psicologica, su esseri deboli e, spesso, fragili o fragilizzati, che spesso sfocia in femminicidio. A Messina, a Piazza Cairoli, i Carabinieri del Comando Interregionale 'Culqualber', nelle fasce orale dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00, allestiranno uno stand per informare sulle iniziative dell’Arma contro la violenza di genere e, nel contempo, avvicinarsi alla gente e tranquillizzarla. Nel corso degli anni, l’Arma dei Carabinieri ha adottato un insieme di misure organizzative, formative e operative, per essere sempre più vicino alle vittime e anticipando la tutela delle stesse.

Grazie ai nuovi strumenti normativi e alle modifiche apportate al codice di procedura penale, viene assicurata una protezione sempre maggiore. Per i delitti di maltrattamenti e atti persecutori, sono previste misure cautelari. Nei casi in cui la violenza si consumi all’interno delle mura domestiche (che dovrebbero, al contrario, essere luoghi di protezione), alla presenza dei figli, il primo contatto tra la vittima e gli operatori di Polizia si concretizza in un approccio positivo.

Con protocolli di Intesa, intervenuti tra il Ministero della Difesa e il Ministero per le Pari Opportunità, si è giunti alla 'Convenzione di attuazione' (tra il Dipartimento per le Pari Opportunità e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri) con cui, all’interno del 'Reparto Analisi Criminologiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche', è stata istituita la Sezione “Atti Persecutori”, con l’obiettivo di sviluppare studi e ricerche di settore e approfondire le dinamiche sottostanti alle violenze su vittime vulnerabili. Una particolare attenzione è data al primo contatto con la vittima. All’interno dei Comandi Arma sono state create sale per le “audizioni protette”, realizzate con arredamenti e dotazioni tecnologiche tali da garantire una accoglienza adeguata al momento critico della querela.

La scelta di denunciare è, infatti, un momento molto doloroso e, per questo , molto importante si dimostra una adeguata formazione degli operatori in ambiti delicati come quello delle violenze. Gli investigatori, attraverso metodologie mirate, operano nell'ottica di condurre le indagini in modo tale da ridurre al minimo la "vittimizzazione secondaria" (proveniente da istituzioni o operatori sociali, o indotta da un'esposizione mediatica non voluta), tentando di limitare il più possibile le reazioni negative che possono subentrare, nel contatto con le Istituzioni, sia sotto il profilo che psicologico e relazionale.

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