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"Una nuova proposta": uniti per l'Italia, uniti per Messina

Questo, il titolo dell'evento di ieri pomeriggio nella sala consiliare della ex Provincia Regionale di Messina, che ha visto la partecipazione di quasi 100 persone interessate alla costituzione di una lista unitaria prodromo di un nuovo soggetto politico unitario che vede assieme al momento Sinistra Italiana, Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti e Possibile che hanno deciso di nominare l'attuale Presidente del Senato Pietro Grasso, in una convention il prossimo 3 Dicembre a Roma, candidato alla Presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche nazionali.

Nel documento, approvato ad unanimità dei presenti, appunto, "Una nuova proposta" i promotori si impegnano - leggiamo - a partecipare insieme alle prossime elezioni politiche, con una proposta che punti a cambiare la vita delle persone e restituire speranza a milioni di cittadine e cittadini che oggi non si sentono più rappresentati". Segnaliamo la presenza, tra gli altri, all'assemblea di ieri di Alessandra Minniti segretaria provinciale di Sinistra Italiana, Domenico Siracusano coordinatore provinciale di Democratici e Progressisti, ma anche sindacalisti della CGIL, Maurizio Ballistreri in rappresentanza del Partito Socialista, Maurizio Rella consigliere comunale, ed anche la gradita presenza di Santi Sorrenti Presidente della Cooperativa "Birrificio Messina" che ha rilasciato un breve intervento che vi offriremo alla fine di questo articolo.

"La nostra sfida - continua il documento - ha un'ambizione alta: partire da un contesto sociale disgregato e diviso e proporci, attraverso le linee del nostro programma, un chiaro indirizzo di governo, coerente, trasparente e credibile. Sta qui il senso dell'utilità per il Paese del voto che chiediamo, contro ogni trasformismo e ogni alleanza innaturale". Le linee del programma contengono tematiche come l'ambiente, il lavoro, la scuola. Sul primo - leggiamo ancora - non regge più il modello di sviluppo basato su alti livelli di inquinamento, su uno spreco insostenibile di materie prime e di consumo del territorio. Vogliamo con la nostra lista essere parte integrante di quel movimento ambientalista che in tutto il mondo si batte per avviare un'ambiziosa transizione verso una "economia circolare", per fermare i cambiamenti climatici, riconvertire ecologicamente l'economia, liberarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili, affermare nuovi modelli di consumo, raggiungere l'obiettivo di rifiuti zero, garantire la sicurezza alimentare e gli approvvigionamenti idrici".

Sul lavoro: "il lungo ciclo della precarizzazione, contrariamente alle promesse liberiste, ha bloccato la crescita della produttività, ha compresso i salari, ha accresciuto la disoccupazione, ha dequalificato una parte importante del nostro apparato produttivo. Oggi, siamo il Paese con il lavoro più precario d'Europa, e con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Per questo, crediamo si debba cominciare restituendo ai lavoratori i diritti sottratti, con la legge sul Jobs Act, che va cancellata, e un'età di accesso al pensionamento in linea con quella dei paesi europei. E diversa secondo il grado di gravosità dei lavori". Sulla scuola e l'istruzione in genere: "l'attacco all'autonomia e alla qualità della scuola e dell'università pubblica è parte dello stesso disegno di disgregazione delle condizioni di uguaglianza. L'indebolimento dell'istruzione quale presidio dello spirito critico e fattore di mobilità sociale è stato infatti il corollario indispensabile delle "riforme", volte a rendere il lavoro più precario, ricattabile e sottopagato. Vogliamo mettere in campo una diversa idea di scuola, cominciando da un piano di rifinanziamento dell'istruzione pubblica che la porti finalmente ad avere risorse pari a quelle previste nei paesi più avanzati".

E conclude: "vogliamo, in definitiva, ricostruire lo Stato, avvicinare istituzioni e cittadini, restituire i comuni alla pienezza delle proprie funzioni di primo raccordo tra i bisogni della comunità e i doveri di chi amministra il bene pubblico. Per fare tutto questo e molto altro crediamo si debba aprire una stagione di discussione e di partecipazione dal basso, a cui affidare il progetto, il percorso e la scelta delle persone".
E a proposito di idee del lavoro vincenti e di sfida al futuro, prendiamo l'esempio del "Birrificio Messina" per voce del suo Presidente Santi Sorrenti: "sono stato sempre un uomo della vera sinistra, di quella sinistra che cerca di portare lavoro in questa città. Lavorare molto sul sociale, sulla comunità. Secondo me il problema di questa città è questo: la sinistra di una volta dove ci chiamavamo "compagni" non c'è più. Spero che questo movimento che io ho appoggiato riesca a parlare alla comunità, ai giovani, e cercare di portare la "vera sinistra" di quella che vuole sviluppo, e non quella che vediamo che cambia solo poltrone e partito. Cosa sbagliata. E' vero che c'è una massoneria, ma chi crede veramente alla vera sinistra, ce la possiamo fare. Il risultato alle regionali è stato grande. Spero si continui così e l'appoggio mio e dei miei compagni ci sarà sempre".

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