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Messina, Di Gregorio: "nella scuola di Villa Lina continua a regnare il degrado"

Non è finita nel nulla la rivolta dei genitori dei bimbi nel plesso scolastico "Villa Lina". Il consigliere Maurizio Di Gregorio, della V Circoscrizione, in accoglimento delle numerose e pressanti segnalazioni fatte pervenire in Consiglio, denuncia le condizioni di degrado in cui versa la struttura, in parte inaccessibile a causa di infiltrazioni che rendono pericolosi i pannelli del contro-soffitto. 

"Anche i locali della mensa, dell'auditorium e della palestra - spiega il consigliere - restano chiusi con i ragazzi che, durante le ore di ricreazione, sono costretti a mangiare all'interno delle proprie aule e, durante le ore di attività motoria, questa viene svolta nell'androne. Erbacce e materiale di risulta sono il cartello di benvenuto per coloro che si recano giornalmente a scuola e, per questo motivo non è inconsueto che si vedano ratti aggirarsi indisturbati."

"Noi consiglieri sappiamo bene che i fondi a nostra disposizione non riescono a coprire le spese di manutenzione che gli edifici scolastici prevedono ma, - dice - da parte dell'Amministrazione, si nota un certo disinteresse verso la scuola e il diritto allo studio, anche in mancanza i piani che possano coordinare degli interventi programmati al fine di far diventare i plessi scolastici luoghi sicuri per i ragazzi."

"Sollecito, pertanto, chi di dovere al fine di intervenire [...] assessori e Sindaco - e conclude - a visitare la scuola e forse, rendendosi conto delle condizioni in cui versa, possano programmare degli interventi al fine di restituire ai genitori, agli alunni e al corpo docente, una struttura degna di essere chiamata scuola."

1 commento:

  1. Commento a: Messina, Di Gregorio: "nella scuola di Villa Lina continua a regnare il degrado” di Maria Salomone

    Cosa mi attendo che succeda ora? Due cose: che venga presentato un dossier documentativo e che sia sottoscritto da coloro che lavorano nella struttura e dai genitori degli studenti.
    Rifletto anche su un'altra questione che può riguardare l'uso diffuso dei pannelli di controsoffittatura, funzionanti ovunque da occultatori di ciò che sta nell'intercapedine di servizio. Ricordo quanto scalpore fece presso l'opinione pubblica l'immagine del Beaubourg, altrimenti conosciuto come "Centro Georges Pompidou", di Renzo Piano e Rogers a Parigi; grande edificio per attività multiculturali, in cui fu scelto di, come avviene anche nell'Architettura navale, porre a vista tutta l'impiantistica. L'esito è ancora sotto gli occhi di tutti e fece la fortuna di Renzo Piano che da allora ha prodotto molte altre interessanti architetture, in tutto il mondo. Quindi, perché non si accoglie quel suggerimento, ossia di non aver vergogna di presentare a vista tutto ciò che rende funzionante gli edifici? Quanto alle infiltrazioni: i buoni edifici pubblici, di progetto prevedano la doppia soletta al solaio di copertura, di progetto e se non c'è, questo è l'adeguamento necessario e risolutivo. Un'ultima osservazione in merito ad altri aspetti del degrado, segnalati nell'articolo: dovremmo cambiare posizione rispetto ai beni pubblici; sono beni comuni, come anche recentemente, formazioni politiche locali hanno sottolineato e non solo dandosi questa espressione come nome, ma operando nel senso della loro salvaguardia. Pertanto, saranno, per tutto ciò che riguarda il decoro di tutte le parti accessibili, proprio come le case di chi li usa. Cioè, siamo chiamati, come cittadini che hanno in uso beni pubblici, a sentirli nostri, nel senso più pieno, ossia in quello del custodirli amorevolmente. La democrazia, è fatta di diritti e doveri. Quanto più esercitiamo i nostri doveri, tanto più riceveremo diritti. E' una equazione da non dimenticare mai. Pertanto, ringraziamo Il consigliere Maurizio Di Gregorio, della V Circoscrizione, e l'autrice dell'articolo per averci dato questa occasione di riaffermazione di civiltà.

    Claudio Marchese

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